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Come arredare casa

Nel primo articolo dedicato all’inaspettata esperienza durante la visita in show-room in un negozio di arredamenti tradizionale, abbiamo visto cosa accade nel momento in cui entri in negozio e perché avviene con quella specifica modalità.

In questa seconda parte approfondiremo nel dettaglio quello che avviene nelle prime fasi della progettazione e vedremo perché spesso si traduce in un risultato estetico dal carattere dubbio. Quindi seguimi nel continuo della visita all’interno del negozio tradizionale di arredamento.

Come arredare casa con il progettista del negozio tradizionale

Il primo sintomo della composizione d’arredo

Ci siamo fermati al momento in cui hai finito di fare il giro dello show-room e ora non vedi l’ora di vedere come il progettista disegnerà gli interni di casa tua.

Finalmente tu e il tuo partner vi recate nell’ufficio, vi mettete in posizione e cominciate a fare qualche chiacchiera con il progettista su budget, ambienti da progettare e altri dettagli minori. Diciamo che avete deciso di cominciare proprio dalla cucina.

Dopo aver visto la piantina e aver identificato la posizione degli scarichi, la prima cosa che ti chiede il progettista è “Che idea avete per la cucina?”.

Di fronte a questa domanda potresti avere diverse reazioni: se hai già deciso esattamente che cucina comprare, glielo comunichi; se invece le idee non le hai ancora chiare, fai un po’ fatica a rispondere.

Quindi il progettista incalza con “Vi può piacere una penisola?”. Cioè cerca di farti dire quello che ti piacerebbe avere in casa e se non hai ancora la risposta definitiva butta giù comunque un’ipotesi di composizione che potrebbe entrare nel tuo spazio.

Ora, cerchiamo di comprendere meglio quello che succede in questa fase. Cominciamo col dire che va bene informarsi sulle preferenze del cliente. È necessario per poter offrire una soluzione che rientri nelle tue preferenze.

Bisogna però farlo potendo essere veramente utili.

Il problema principale del progettista del negozio di arredamento tradizionale quando devi scegliere come arredare casa:  il “Progetto Bollente”

Per rendere chiaro questo concetto, viene facile fare una similitudine con un gioco che si fa da bambini, spesso durante le feste: il gioco della Patata Bollente.
In pratica ci si mette in cerchio, parte la musica e si passa nel minor tempo possibile un oggetto alla persona che è di fianco. Nel momento in cui viene stoppata la musica, la persona che rimane con l’oggetto in mano perde ed usce dal cerchio.

Quando sei di fronte al progettista tradizionale giocate allo stesso gioco, solo che in questo caso l’oggetto “bollente” è la progettazione della tua casa. In che senso?

  1. In pratica, la parte più complessa di un progetto è sviluppare un concetto integrato per la casa. Per farlo con risultati che vanno oltre il progetto di casa ordinario, senza carattere, scontato, è necessario investire continuamente in ricerca e formazione e dedicare ad ogni progetto giornate intere di lavoro, non le due ore di consulenza di fronte al cliente.
  2. Il progettista del negozio di arredamento tradizionale ha un grande problema: deve portare a casa i numeri. Per questo motivo, riceve pressioni dai suoi supervisori per chiudere nel minor tempo possibile una vendita, con la conseguenza che non può dedicarti molto tempo.
    Quindi, il progettista del negozio tradizionale è costretto a far fare a te il grosso del lavoro di progettazione, a lanciarti la patata.
  3. Visto che nel negozio tradizionale si ragiona con la legge dei grandi numeri, il progettista ti dedica un periodo di tempo molto limitato perché sa che, ad esempio, su 10 persone che segue 4 compreranno e 6 no.
  4. Per incrementare i numeri, il progettista tradizionale delega al cliente l’onere della progettazione. Più nel dettaglio, dopo la mini-consulenza di 2 ore sull’ambiente cucina, per esempio, il progettista ti invita a guardare i cataloghi e i siti internet, in modo che tu possa farti un’idea e segnalargli cosa ti piace.
  5. Il suo lavora diventa di comporre, incastrare nel tuo spazio degli arredi che ti possono piacere e che gli avrai segnalato. Cioè fare una composizione d’arredo, non un progetto d’interni.
  6. La patata ora è in mano a te, che a questo punto avrai capito qual è il livello di supporto che puoi aspettarti da questa figura. Siccome per te è importante che qualcuno dedichi al tuo progetto il tempo che si merita, perché stiamo parlando della tua casa, il posto che ti identificherà per tanti anni, davanti a te si aprono due strade:
  • Decidere di fare tutto in autonomia
  •  
  • Affidarti ad un architetto (a tal proposito, ti consiglio di leggere la nostra guida alla scelta dell’architetto, per evitare di duplicare i costi con un professionista che abbia gli stessi limiti del progettista tradizionale)

In questo articolo ipotizziamo che, a prescindere dalla decisione finale che prenderai, fai comunque una ricerca per farti delle idee su come arredare casa.

Le 5 fonti di ispirazione più comuni su come arredare casa in autonomia e i loro limiti

La progettazione passiva

Sicuramente qualche idea su come vorresti la tua cucina te la sarai fatta, potresti essertela immaginata tante volte e potresti aver già preso qualche decisione in merito. Le tue informazioni sono però limitate a

  1. Visite in negozi di arredamento
  2. Cataloghi
  3. Riviste di settore
  4. Blog e immagini su internet
  5. Qualche cucina di amici che ti è piaciuta

Oltre alle fonti indicate in questo elenco, tu hai delle esigenze funzionali – cioè di come vuoi utilizzare uno spazio – di cui sei consapevole. Magari perchè ci hai pensato, oppure perché ci sono dei problemi che hai avuto con una cucina o un altro spazio in passato e che assolutamente non vuoi replicare con l’acquisto dei nuovi arredi.

Tutte queste informazioni potrebbero sembrare sufficienti, ma in realtà queste fonti ti permettono di accedere ad una selezione limitata di soluzioni, ignorandone tante altre che potrebbero cambiare completamente le tue aspettative sul risultato funzionale, estetico ed emozionale finale della tua casa.

come arredare casa

Infatti, questo metodo di progettare sulla base di ispirazioni è del tutto accidentale e dipende dalle soluzioni in cui ti imbatti nel poco tempo che hai a disposizione e nella tua interpretazione di quella soluzione. È un po’ come se fosse la pesca di un numero, prendi quello che ti capita tra le mani.

Quello che invece ti è più utile prima di prendere una decisione per arredare casa è

  • Prendere coscienza di tutte le possibilità esistenti per creare il tuo ambiente ideale, senza le limitazioni imposte dalle varie fonti da cui prendi le informazioni
  • Creare in maniera strutturata, cioè seguendo un metodo specifico, lo spazio ideale del posto dove andrai a vivere, con la sicurezza di non poterne creare uno migliore e che potrebbe generarti qualche rimorso successivamente

Come arredare casa in maniera efficace:

Iniziare con il riconoscimento delle preferenze

Quindi il progettista deve essere abbastanza aggiornato e strutturato per poter estrarre tutte le tue possibili esigenze (sia estetiche che funzionali), non solo quelle di cui sei consapevole.

Quando comunichi le tue esigenze, è difficile che tu riesca a comunicare qualcosa che vada oltre a “un’ ambiente contemporaneo, moderno, che però sia caldo e non grigio, non freddo, ma neanche pesante”.
Potresti avere qualche preferenza sugli inserimenti in pietra, che per te potrebbero andar bene solo su alcuni elementi. Oppure sul top della cucina, che deve essere pratico perché ti piace cucinare.

Però non basta, stai ancora lasciando uno spazio infinito al progettista, che tenderà a fare un progetto come più conviene a lui, rispettando questi vincoli che hai descritto. Siccome lui deve chiudere la vendita il prima possibile, se non sei tu a spendere decine di ore sulla ricerca per il tuo progetto, con ogni probabilità ti verrà proposta una composizione standard. Infatti alla fine ti propone un’unica alternativa. Ne dovresti vedere almeno 3/4 diverse.

Anche se ti potrebbe sembrare scontato avere un’idea chiara sulla forma di una cucina, ad esempio un’isola, non è detto che l’effetto finale che vuoi ottenere debba prevederla necessariamente, perché potrebbero esserci delle soluzioni senza isola che sono nel complesso più adatte e che potrebbero piacerti di più, ma al momento non lo puoi sapere.

Per cui è fondamentale che a seguirti sia una persona molto preparata sulle possibilità di progettazione di interni e addestrata a “estrarre” le tue preferenze seguendo un metodo specifico, non facendosele raccontare con delle domande generiche.

Come arredare casa:

Due metodi di lavoro che devi conoscere per poter distinguere un progettista tradizionale da uno specializzato in creazione di ambienti residenziali moderni

Oltre a ciò, si aggiungono due problematiche: Il progettista tradizionale ragiona:

  1. per tipo di stanza: cucina, zona notte, bagno, zona giorno ecc.
  2. Concentrato sui pezzi di arredamento, sul mobile, che è dove ricava il margine economico

Considerare ogni spazio della casa in maniera indipendente elimina la possibilità di ottenere l’effetto visivo che si può creare della combinazione degli elementi di vari spazi. Un errore molto comune quando si acquistano gli arredi è proprio comprare i mobili della cucina, in maniera indipendente rispetto al progetto generale della casa (ammesso che ce ne sia uno).

Ad esempio, in cucina si potrebbero inserire delle colonne che creino una boiserie e che diano l’effetto di continuità con le altre stanze, come la zona giorno. Vedi immagine sotto (realizzata dal nostro studio Spaces Home).

Come arredare casa

È chiaro che non si arriverà mai a progettare una soluzione del genere se si inizia un progetto pensando alle basi e alle colonne operative.

A conferma di ciò, la prassi nel settore è quella di procedere una stanza per volta. Quindi, prima si sceglie la cucina; dopo aver confermato la forma, le finiture e i colori della cucina, si passa ad un altro spazio.

 Per quanto riguarda il secondo punto, prendiamo sempre come esempio la cucina. Il mobile della cucina non può essere considerato indipendentemente dagli altri elementi. L’ambiente cucina è sempre lo sviluppo di una soluzione architettonica, in cui è presente anche il mobile cucina.

Se da un lato il progettista tradizionale ti propone la solita composizione con basi, colonne operative e pensili, è anche vero che le case belle non hanno mobili appesi alle pareti, il prodotto non è evidente, è tutto «nascosto» e integrato nell’ambiente. È così che da un progetto cucina si passa ad un progetto living completo, perfettamente ambientato, che suscita delle sensazioni specifiche.

È una filosofia differente. Si porta avanti un progetto, non si propone un mobile.

Nel negozio tradizionale si comincia subito a comporre la cucina e a confrontarsi con le basi da 90cm piuttosto che da 60cm, il pensile a ribalta piuttosto che battente ecc. Va bene, ma deve essere uno step successivo. Viene dopo.

Ecco un altro esempio di cucina living progettata come un ambiente e non come composizione

COME ARREDARE CASA
COME ARREDARE CASA

Si vede chiaramente da questa immagine (realizzata dal nostro studio Spaces Home) come il mobile sia solo uno degli elementi per realizzare un ambiente residenziale di pregio.

Guardiamo i microcementi applicati alle pareti che creano un effetto grezzo ma comunque molto pulito e ricercato, la boiserie dell’area living che crea una continuità con gli altri spazi della casa, lo studio di illuminazione dello spazio che include anche lo sviluppo di controsoffittature apposite.

Come arredare casa per creare la Home Experience

Dalla composizione all’ambiente

Più in generale, dobbiamo cominciare ad uscire dalla concezione che la casa è bella perché c’è la cucina perfetta. Il mobile ha certamente un ruolo molto importante nell’effetto finale che si vuole ottenere, ma è anche certamente riduttivo focalizzarsi esclusivamente su quello.

Tutti gli elementi di uno spazio devono essere integrati tra loro. Con questo cambio di prospettiva acquisiscono importanza la boiserie giusta, il parato giusto, la tenda giusta, il tappeto giusto, l’illuminazione giusta, il tessuto giusto e tanti altri elementi che in genere non vengono considerati quando bisogna arredare casa.

Le possibilità progettuali sono davvero molto eterogenee e un tipo di progettazione passiva ti preclude molte delle strade percorribili.