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colori cucine 2019-2021

Quando devi vestirti bene cosa indossi? Un bel vestito o una T-shirt bianca?

La t-shirt bianca (o simile) è uno degli indumenti più semplici, comuni, che possiamo trovare. È un prodotto versatile, comodo ed economico. C’è ben poco di innovativo o particolare, ma comunque svolge la sua funzione primaria.

Nel settore dell’arredo ci sono una serie di materiali che sono assimilabili alla t-shirt bianca. Si tratta di finiture che sono classificabili come “standard” del settore, quelle tipiche che si possono trovare in un qualsiasi progetto di cucina e che permettono di avere i diversi colori a tinta unita nelle varie fasce di prezzo.

Sono anche i materiali che propongono le aziende di cucina più economiche, perché sono disponibili ad ogni terzista che fornisce semilavorati per l’industria.

Per una cucina Open-Space unica, originale, che non sembri una copia presa da un qualsiasi catalogo, bisogna effettuare scelte oculate sulla tipologia di materiale.

Diventa obbligatorio quindi conoscere quali sono i materiali più comuni e meno personalizzanti proposti dalle aziende di cucina. Ho preparato qui una lista:

  • Vetri satinati
  • Vetri lucidi
  • Laminati opachi a tinta unita
  • Laminati effetto legno
  • Rovere comune
  • Noce comune
  • Acciaio nelle sue varie finiture superficiali
  • Laccato opaco
  • Laccato lucido

Quando si hanno a disposizione solo i materiali presenti in questa lista, effettivamente si potrebbe essere d’accordo in una certa misura con chi sostiene che non è necessario scegliere colori e materiali più ricercati per i mobili della cucina.

Un esempio calzante potrebbe essere quello dei jeans. Se l’unica variante tra un jeans e l’altro è la tonalità di blu, probabilmente basterebbero poche colorazioni per coprire i diversi abbinamenti.

Ma sappiamo bene che oggi le varietà di jeans sono innumerevoli, oltre ai modelli base a tinta unita. Ogni azienda differenzia il proprio prodotto con degli effetti, delle decorazioni, dei tipi di lavaggi che rendono unico il risultato finale.

Lo stesso si può dire per i rivestimenti della cucina. Negli ultimi 5 anni abbiamo assistito ad una rapida evoluzione dei materiali impiegati.

Schemi colori cucine 2019-2020-2021

Così come per i colori della moda, è possibile prevedere con anni di anticipo gli schemi colori e le tendenze per i prossimi anni nel settore dell’arredo.

Le aziende di cucine più affermate o più innovative prendono le proprie scelte sui materiali da sviluppare sulla base di studi internazionali sui trend del colore. Che anticipano le tendenze per i futuri due anni.

Nel mio caso particolare, la mia famiglia è nel settore dell’arredo da 50 anni e abbiamo accesso alle anteprime dei cataloghi delle aziende di cucine più affermate, che basano le proprie scelte future sulla base di studi di trend internazionali.

Per il periodo 2019-2020-2021 è stato scelto un mix di colori neutrali e di colori con tonalità più accese. Appartengono tutte ad un triangolo specifico nella ruota del colore. In particolare sono tonalità tra il rosso-arancio e il giallo-verde.

colori cucine 2019-2021

Nonostante siano colori di tendenza, i materiali sono progettati in maniera tale da poter costruire cucine senza tempo.

Dunque la tendenza 2019-2020-2021 va verso la multi-matericità. È un mix di effetti metallici nuovi (non il tipico alluminio/acciaio), effetti pietra, legni ricercati e pietre naturali.

Chi sa che scelta farai per la tua.

PS: se vuoi delle indicazioni su come scegliere il colore definitivo della tua cucina, leggi questo articolo <clicca qui>.

Alessandro Piccolo

Come scegliere i colori delle cucine moderne al primo colpo

Qual è il segreto per scegliere correttamente i colori delle cucine moderne?

  • Andare in giro per i negozi di arredamento e vedere cosa ti propongono i diversi venditori?
  • Continuare a visitare diversi show-room fino a quando non si trova una combinazione di colori che piace?
  • Oppure spendere giornate intere a comparare i colori nelle mazzette delle varie aziende di cucina?

Dalla mia esperienza suggerirei proprio di no.

Scegliere il colore delle cucine moderne significa creare una combinazione di colori seguendo delle specifiche regole, per ricreare un ambiente in cui chi deve arredare casa si trovi a proprio agio.

Si parte da schemi colori di riferimento che, con l’utilizzo di tavole di colori appositamente studiate, vengono modificate e personalizzate per creare nuove combinazioni tecnicamente corrette.

Fatto con il metodo giusto non è complicato e non bisogna stressarsi nel pensare continuamente se è stata fatta la scelta giusta.

Come lo so? Anche se di certo non sono il più grande esperto mondiale sui colori, l’azienda in cui lavoro è in attività dal 1970 e in quasi 50 anni di progettazione sono state investite tante risorse nella formazione e sviluppo di competenze sui colori.

Applicando i concetti appresi e con l’esperienza maturata, negli anni abbiamo sviluppato una metodologia che per noi funziona bene. Tanto che spesso si riesce a definire lo schema colori definitivo di una cucina in una singola sessione.

Scegliere il colore delle cucine moderne con un metodo “scientifico”

In che modo è diverso rispetto agli altri metodi?

È un sistema che parte dalla classificazione di ogni materiale disponibile per i rivestimenti, classificazione basata sulla posizione del materiale sulla ruota del colore e sulla sua luminosità.

Richiede anche lo studio di progetti di riferimento, da cui si ricavano le tavole base per la scelta del colore, che possono essere personalizzate seguendo dei criteri “scientifici” che precludono la possibilità di errore.

È un concetto totalmente opposto alla scelta del colore tramite le mazzette, con cui il progettista delega completamente la decisione a chi deve arredare casa.

Infatti con il metodo tradizionale si cerca di trovare una valida combinazione di colori per tentativi, accostando i campioncini presenti nelle mazzette.

È molto complicato, alla fine si tende a giocare sempre sella difensiva e ad andare sul sicuro per non sbagliare, finendo per fare le scelte che fanno tutti.

Nei casi peggiori, dopo i primi mesi i colori scelti cominciano ad urtare la quiete di chi vive la casa, costringendo a scelte estreme come la sostituzione di tutti i rivestimenti verticali. Tutto questo dopo aver speso diversi pomeriggi per sceglierli.

Seguendo il metodo strutturato si può tagliare il tempo necessario per prendere scelte definitive, che saranno al 100% in linea con l’obbiettivo estetico da raggiungere. Il risultato è originale e unico, perché il cliente può attingere ad una vasta gamma di materiali che il sistema stesso gli suggerisce.

C’è un cambio di paradigma, i materiali non vanno cercati, ma vengono proposti in automatico dal sistema sulla base dello schema colori di partenza. Quindi vanno testati ed eventualmente scartati.

Non deve essere più complicato di così…

Alessandro Piccolo