Si può inserire una cucina ad isola in un’area living di 37mq con cucina, area pranzo e soggiorno?
Hai presente quando cerchi online o in giro per negozi un vestito, un regalo da fare ad un’amica, un accessorio per la casa e finalmente trovi il prodotto o l’oggetto che fa proprio al caso tuo?
Ecco, dopo aver effettuato ricerche su riviste, cataloghi o i tradizionali negozi di arredamento è proprio quello che succede quando si visita uno show-room di stampo più innovativo, come il nostro nuovo show-room di Marcianise (Caserta), dove si ha modo di apprezzare i diversi progetti di area living con cucine open space che vengono proposti.
Chiaramente quando si pensa di aver trovato la soluzione ideale per la propria cucina moderna e la si tocca con mano, è naturale desiderare una situazione simile, se non del tutto uguale. Purtroppo, però, capita che per i propri spazi una soluzione standard non sia possibile.
Ed è un disastro dal punto di vista emotivo, perché dopo tanti tentennamenti e indecisioni, dopo aver sentito professionisti e venditori diversi, la soluzione era lì a portata di mano.
Ma si scopre solo successivamente che non è adatta ai propri spazi.
Infatti, nella fase di scelta dell’arredo, la residenza è ancora in ristrutturazione o comunque spoglia di qualsiasi elemento, è fatta di stanze vuote o di planimetrie.
Per i non addetti al settore, una stanza vuota o una planimetria sembra sempre molto spaziosa, in grado di accogliere arredi e complementi anche molto ingombranti.
Quando si arriva al momento di analizzare la planimetria insieme ad un progettista specializzato nella realizzazione di ambienti residenziali moderni, però, spesso si nota che ci sono situazioni in cui i metri quadri disponibili rendono il design dello spazio molto sfidante.
E qui sta la vera differenza tra l’azienda specializzata nella realizzazione di ambienti residenziali moderni e il venditore di mobili, che è formato per proporre solo le classiche composizioni standard per ambienti tra loro isolati.
In questo articolo, in particolare approfondiremo il caso di un appartamento al centro di Napoli.
La nostra cliente si è letteralmente innamorata di una soluzione living in cui vorrebbe far rientrare una cucina ad isola, un soggiorno e un tavolo importante. Tutto in 37 metri quadri.
Se hai già iniziato a cercare delle soluzioni per la tua cucina, avrai già compreso la difficoltà di questa richiesta.
Generalmente in 37 mq non rientrano questi tre elementi (cucina ad isola, soggiorno e tavolo grande) e l’unica alternativa proposta è la cucina lineare, che occupa meno spazio.
Se ci sono le condizioni, con qualche compromesso si potrebbe pensare anche ad una penisola.
Ma l’isola non viene presa neanche in considerazione.
SI PUÒ FARE?
Poiché ogni progetto va analizzato nella sua unicità, non esiste una risposta valida in assoluto a questa domanda. Tuttavia possiamo dire che ci è già capitato altre volte di esaminare e progettare delle soluzioni per soddisfare richieste simili.
Basandoci su uno studio dei diversi casi affrontati, possiamo sicuramente appurare che le variabili da prendere in considerazione sono principalmente due:
- La distribuzione degli spazi, quindi come progettare e disporre i vari elementi nello spazio open
- Le esigenze di chi deve arredare casa, dunque come si vogliono utilizzare le varie aree
Sono necessarie entrambe perché una soluzione di distribuzione di spazi è difficile che non si trovi, specie con tutte le giornate che dedichiamo al singolo progetto, ma bisogna capire effettivamente i vari spazi come devono essere utilizzati e quindi quali sono le priorità di chi deve arredare lo spazio.
È a questo punto che vengono messi in risalto gli eventuali compromessi che comportano le diverse soluzioni.
LA RICHIESTA DEL CLIENTE
Siamo in un appartamento al centro di Napoli e la nostra cliente si trasferirà a breve con il compagno in questo nuovo stabile.
È la loro seconda casa e ci tengono molto a realizzare un bell’ambiente per la propria residenza. Questa volta deve essere tutto perfetto.
La priorità è l’area living open, in particolare la cucina. L’obiettivo è realizzare una soluzione con l’isola, focalizzando lo sforzo progettuale nel rendere poco evidenti i mobili da cucina. Dunque è assolutamente da evitare la classica composizione “basi-colonne-pensili”.
Un’altra richiesta specifica è l’inserimento di un tavolo importante con la potenzialità di accogliere i familiari nelle occasioni conviviali, circa 13-14 persone. Anche se in genere in casa si sta in 2.
Nel progetto che stiamo per vedere siamo riusciti a trovare una configurazione compatibile con gli spazi necessari per inserire una cucina ad isola.
Vediamo subito come è stato affrontato.
IL PROGETTO
Nella progettazione di questo spazio sono state create 3 soluzioni, di cui presentiamo quella che meglio di tutte soddisfa le esigenze richieste.
Lo sviluppo dello spazio è orizzontale.
Esaminiamolo partendo da destra, dalla cucina.
Il progetto inizia con il contenimento verticale, che prende il posto delle colonne in una tradizionale composizione d’arredo.
Il problema principale della soluzione ad isola sono gli spazi necessari per le aree operative, in particolar modo tra il piano di lavoro e i contenimenti retrostanti.
Per ovviare al problema abbiamo progettato due contenimenti verticali centrali a profondità ridotta, con ante scorrevoli e non battenti.
Questi contenimenti sostituiscono i pensili di una composizione tradizionale.
Invece dei classici pensili abbiamo progettato un vano chiuso da una porta scorrevole, attrezzato internamente con scolapiatti e mensole. I vani verticali a profondità ridotta sono situati dietro il piano operativo, in modo da rendere l’area di lavoro spaziosa e confortevole, senza avere la sensazione di essere soffocati.
Sia i vani di contenimento che le strutture per contenere gli elettrodomestici hanno un’altezza terra soffitto di 270 cm per dare una sensazione di slancio, di svuotamento allo spazio che è relativamente piccolo. Troppe geometrie lo renderebbero ancora più ridotto all’occhio di chi lo osserva.
Per l’isola abbiamo optato per una pietra ingegnerizzata strutturata a doghe, in modo da ottenere una scultura che predomina l’ambiente.
Per il tavolo è stato scelto un design molto semplice ma curato nei dettagli, in legno scuro.
Da notare come l’area da pranzo è concettualmente separata dal resto dello spazio con una boiserie in legno a doghe orizzontali.
Il tavolo è allungabile e chiuso è adatto per 8 persone.
Quando sono previste occasioni speciali, rimane uno spazio comodo per le occasioni conviviali. Allungando il tavolo si ricavano posti comodi per 12 persone, restringendo gli spazi fino a 14.
Nell’utilizzo normale, quotidiano, dell’area living, l’ambiente non è “incastrato”, caotico o ammucchiato.
Il soggiorno invece deve essere sufficientemente grande per accogliere qualche ospite e non può ridursi ad una poltrona o ad una grande seduta per due persone.
Quindi abbiamo previsto lo spazio per un divano da 3/4 posti più un pouf che potrebbe convertirsi in seduta per 2 persone oppure essere utilizzato come tavolino.
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Quello appena presentato è un caso di successo, in cui con uno sforzo progettuale abbiamo mitigato i vincoli che presenta lo spazio, valorizzando un’area open space che altrimenti sarebbe somigliata ad un puzzle caotico.
In altri casi, però, non è possibile superare le problematiche e si è costretti a fare scelte di compromesso.
Per evitare ciò, prima di ristrutturare casa, quindi di realizzare le separazioni degli spazi, i vani, le aperture esterne, è necessario avere il progetto completo degli interni della residenza.
Con un lavoro di progettazione a monte, effettuato da professionisti specializzati nella realizzazione di residenze moderne, la ristrutturazione o l’arredamento della residenza diventa semplice, proprio come raggiungere una destinazione utilizzando Google Maps, che indica il percorso più veloce ed eventuali impedimenti lungo il percorso.
La strada è tracciata e non ci sono strade bloccate o ingorghi improvvisi dovuti ad una decisione che non è ancora stata presa o dall’impossibilità di realizzare un’idea a cui si rinuncia mal volentieri.
L’opinione di chi ha progettato casa con noi
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Non aggiungo altro.
Alessandro Piccolo
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