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Meglio i mobili del falegname o quelli industriali?

Suona meglio il violino del liutaio o quello della Yahama?

Fu la prima domanda che fece un professore universitario alla prima lezione di Economia Aziendale.

Uno degli studenti seduti al primo banco si sentì subito chiamato in causa poiché suonava il violino e disse con convinzione che quello del liutaio suonava meglio di quello della Yahama.

“Mi spiace, ma non è la risposta esatta” commentò il professore.

Chi ha ragione?

Quando si parla di prodotto industriale in genere lo si associa a qualcosa di standardizzato, non personalizzabile e di bassa qualità.

Se questo può essere vero per le produzioni low-cost di importazione, le grandi aziende italiane che producono prodotti d’eccellenza sono partite come botteghe artigiane, che poi si sono evolute. Infatti il made in Italy ha una qualità molto alta.

Se consideriamo l’esempio del liutaio, possiamo facilmente immaginare come potrebbe trasformare la sua bottega in una grande azienda che produce strumenti musicali.

Si inizia con la produzione di violini artigianali, fatti a mano, perché all’inizio non c’è la forza economica di investire in macchinari precisi. Con l’aumentare dei volumi il liutaio comincia a comprare qualche attrezzo per tagliare il legno più velocemente e in maniera più precisa, perché la macchina ha una precisione decisamente superiore alla mano umana.

Con un ulteriore aumento dei volumi di produzione il liutaio inizia ad assumere persone che si specializzano nella decorazione del violino e che possono essere formate in tecniche di decorazione avanzate, che lui non avrebbe il tempo di apprendere.

E così pian piano inizia a costruire uno stabilimento più grande, prende dei macchinari più avanzati per l’intreccio delle corde, investe per creare un ufficio tecnico per la progettazione dei violini e ottenere un suono migliore in maniera scientifica, senza basarsi solo sull’esperienza.

Riesce ad ottenere dunque dei risultati impossibili da eguagliare dal liutaio con la piccola bottega.

Mobile artigianale e mobile industriale: le differenze

Nel settore dell’arredamento abbiamo assistito allo stesso tipo di evoluzione. Tutto è partito con delle botteghe artigiane che producevano mobili di alta qualità e pian piano alcune si sono evolute fino a creare le aziende strutturate che conosciamo oggi.

Le differenze tra i mobili da falegnameria e quelli ingegnerizzati di alta qualità sono innumerevoli ma ci sono degli esempi che possono bene esprimere il concetto

Piccoli dettagli

  • La ferramenta interna che compra il piccolo artigiano è una ferramenta standard, disponibile il 2/3 colori diversi. L’azienda specializzata invece può fornire una ferramenta dello stesso colore degli interni del mobile
  • I fori e le lavorazioni interne degli arredi sono invisibili nel mobile ingegnerizzato, mentre il mobile di falegnameria ha buchi e chiodi a vista

Differenze Strutturali

Con l’evoluzione della tecnologia e delle competenze degli studi di ingegnerizzazione interni, le aziende specializzate riescono a eseguire lavorazioni che richiedono figure professionali trasversali e non soltanto quelle di falegnameria.

Prendiamo come esempio il pensile D.Frame di Dada, qui di seguito in foto

negozi arredamento

Questo pensile ha un telaio in acciaio perfettamente rifinito, su cui poggia un’anta in vetro opaco.

La struttura si apre elettronicamente ed è internamente illuminata con luci led.

Questa lavorazione non è alla portata di una falegnameria, che potrebbe comunque provare e riuscire a realizzarla, ma con lunghi tempi per lo studio di fattibilità e un costo molto più elevato rispetto ad un’azienda specializzata.

 

Mito da sfatare: i mobili del falegname sono davvero più economici?

A volte in azienda capita di parlare con clienti che hanno già comprato la cucina dal falegname, con la convinzione di essere stati più scaltri degli altri e aver risparmiato su un prodotto che avrebbero pagato di più in negozio.

Per evitare di far pensare al cliente di aver preso una scelta sbagliata, con molto rammarico evitiamo sempre di spiegare il perché in realtà non hanno fatto un affare.

Proprio per questo motivo in quest’articolo cerchiamo di dare un’occhiata ai retroscena della produzione di una cucina di falegnameria e una industriale per apprezzarne le differenze di costo.

Prendiamo come esempio una cucina semplice in legno verniciato. Semplificando possiamo ridurre le fasi di produzione a

  1. Studio di fattibilità/progettazione tecnica della cucina
  2. Lavorazione del pannello di legno
  3. Verniciatura dei pannelli lavorati
  4. Assemblaggio della ferramenta

Vediamo quindi le differenze tra una falegnameria e un’azienda specializzata in produzione di cucine:

Il falegname

  • Deve effettuare uno studio di fattibilità per ogni progetto
  • Compra i pannelli di legno al dettaglio, rifornendosi da un distributore che acquista la materia prima dal produttore
  • Provvede alla verniciatura a pezzo singolo internamente o lo affida ad un terzista
  • Compra la ferramenta al dettaglio, tramite dei grossisti di zona

L’azienda specializzata

negozi arredamento
  1. Compra grandi lotti di pannelli di legno ad un prezzo inferiore al fornitore della falegnameria.Nell’immagine a sinistra è rappresentata una delle tante aree di stoccaggio pannelli di un’azienda specializzata nella produzione di cucine.
    Ci sono centinaia di pannelli impilati l’uno su l’altro e un’azienda specializzata compra decine di colonne come questa ogni settimana
  2. Divide il costo di verniciatura su decine di ordini: quindi compra vernici a grandi volumi e vernicia in blocco tutte le cucine in ordinazione, minimizzando i costi di attrezzaggio.
  3. Acquista la ferramenta ad un costo inferiore del grossista che rifornisce il falegname, perché compra volumi considerevolmente maggiore
  4. Spende pochissime risorse in studi di fattibilità, perché già conosce tutte le soluzioni progettuali che può affrontare

Come si riflettono queste differenze nel prezzo?

Risultato: con riferimento ai progetti più semplici che includono solo legnami, l’azienda di cucine ha un costo sensibilmente più basso (circa del 40%) rispetto al falegname.

Per le lavorazioni che includono materiali diversi dal legno, è molto difficile prevedere una differenza di costo perché la falegnameria non è attrezzata per effettuarli.

Quali sono gli altri vantaggi dell’acquisto da un’azienda specializzata?

  • Certezza dei tempi: i mobili sono pronti entro la data di consegna prevista dall’azienda, senza sorprese
  • Garanzia facile da far rispettare: nel momento in cui c’è un problema al mobile ingegnerizzato, viene subito sostituito. Invece il falegname produce il mobile sulle
  • Supporto nella scelta: il falegname fa esattamente quello che chiedi mentre un’azienda specializzata ti mostra quello che è possibile ottenere
  • L’architetto non è indispensabile: il mobile di falegnameria viene prodotta a disegno, che deve essere realizzato da un architetto, che ha un costo
  • Maggiori possibilità progettuali: l’azienda specializzata ha al suo interno molte maestranze specializzate e macchinari innovativi che rendono possibili ed economiche lavorazioni più complesse del semplice taglio e assemblaggio del legno
  • Costi: a parità di qualità, gli arredi prodotti dalle aziende specializzate sono sempre più economici rispetto a quelli di falegnameria

Dunque per quale lavorazione è utile rivolgersi al falegname?

Il falegname è utile per

  • Realizzare decorazioni personalizzate che non effettuano le aziende specializzate (sono casi molto rari nell’arredamento moderno) – ad esempio per le librerie classiche
  • Riparare mobili che hanno subito danni non coperti da garanzia
  • Realizzare boiserie non disponibili in commercio
  • Realizzare rivestimenti in legno per scale
  • Costruire ringhiere in legno
  • Assemblare controsoffitti in legno
  • In generale per tutte le personalizzazioni del legno che l’industria non fornisce

Per quali prodotti invece conviene scegliere i prodotti ingegnerizzati prodotti da aziende specializzate?

  • Cucine
  • Pareti attrezzate
  • Mobili contenitori
  • Armadi e cabine armadio
  • Porte
  • Tavoli
  • Sedie
  • Porte vetrate
  • Divani
  • Letti
  • Mobili da bagno

Anche per oggi la nostra rubrica di guide all’acquisto degli arredi finisce qui. Spero di esserti stato di aiuto e ci vediamo alla prossima.

Alessandro Piccolo