Il primo test da effettuare è la verifica di quali prodotti può fornire il negozio di arredamenti e quali invece non può fornire. È necessario concentrarsi soprattutto su quello che non può fornire.
Perché?
Supponiamo di avere un budget di 40.000€ per arredare l’intera casa e che con questo budget, vuoi realizzare la cucina, la zona living, una zona notte e un bagno.
Rivolgendosi ad un negozio di arredamento tradizionale, che dell’ambiente bagno può fornire solo i sanitari e il mobiletto con il lavabo, nel momento in cui il progettista o il venditore realizzerà una composizione d’arredo per tutti gli ambienti, come ci si potrebbe aspettare che gestisca il nostro budget?
Chiaramente allocherà un buon 90-95% su quello che può fornire il negozio, perché il suo obiettivo è vendere quanto più possibile e prendere commissioni.
Specificamente per l’ambiente bagno, i progettisti dei negozi di arredamento tradizionali argomentano la scelta del bagno come qualcosa che deve essere minimale, su cui va fatto un investimento basso, proprio perché non è quello il loro business principale.
Questo è un problema, perché a te potrebbe piacere un bagno più importante o con delle precise caratteristiche che il progettista non può fornire.
Di contro, se ti rivolgi ad un ceramista, il venditore dell’azienda cerca di aumentare il più possibile la tua spesa in quell’ambiente.
La ragione è la medesima: vendono solo ceramiche e quindi cercano di aumentare il più possibile la spesa per quell’area di prodotto, senza curarsi delle reali preferenze del cliente.
Dunque, quando ci si rivolge ad aziende che hanno un’offerta limitata di prodotti, ognuno prova a dedicare la maggior parte possibile del budget complessivo presso la propria struttura.
In questo modo cercano di influenzare il cliente, facendogli ridistribuire il suo budget e a dover prendere decisioni su come realizzare gli ambienti ambienti senza il supporto di una figura che veramente abbia analizzato le preferenze del cliente e che usi la sua esperienza nell’interesse di quest’ultimo.
Questo discorso non è limitato alle ceramiche. Allo stesso modo, il negozio di arredamenti che non può fornire oggettistica e decorazioni per la casa, non proporrà mai un progetto con degli oggetti decorativi che ben si integrano con tutto l’ambiente, lasciando fare al cliente tutto il lavoro di ricerca.
Quindi, per essere sicuri che il progettista lavori nell’interesse di creare uno spazio residenziale moderno e non una composizione di prodotti utili alle casse dell’azienda, bisogna eseguire il test numero 1.
TEST 1: Verifica che il negozio di arredamento abbia specialisti di
- Realizzazione di ambienti living, cucine e zone notte
- Realizzazione di ambienti bagno e area wellness
- Realizzazione di sistemi di riscaldamento
- Rivestimenti e pavimenti
- Oggettistica per la casa
- Illuminazione, sia decorativa che tecnica
- Infissi interni
- Tendaggi e tappezzerie
Sono queste le sette aree di prodotto principali che un progettista deve avere a disposizione e che costituiscono la condizione necessaria per poter proporre un progetto di interni completo.
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Buona ricerca,
Alessandro Piccolo